In seguito ad un urto violento la vetroresina di una barca può rompersi. Fortunatamente questo tipo di danni sono completamente riparabili.
Cosa occorre per riparare un buco o un urto su una barca?
- Carta vetrata di diverse grane
- Una levigatrice eccentrica con dischi abrasivi di diverse grane
- Acetone
- Guanti monouso in lattice
- Fogli di fibra di vetro di diversa grammatura sulla base del tipo di danno
- Resina (preferibilmente epossidica) con relativo catalizzatore
- Stucco (preferibilmente epossidico) con relativo catalizzatore
- Gelcoat preferibilmente paraffinato (senza paraffina il gelcoat tende a rimanere colloso)
- Pennello o rullo
- Spatola
- Almeno un paio di bacinelle (una vi servirà per pulire il pennello con l’acetone)
In commercio si trovano diversi kit per la riparazione della vetroresina che includono generalmente 1 foglio di di fibra di vetro, la resina poliestere con relativo catalizzatore e una bacinella con pennello. Si tratta generalmente di kit economici ed efficaci per piccole riparazioni, ma é utile segnalare che la resina poliestere é meno elastica della resina epossidica.
In primo luogo é necessario andare a levigare l’area circostante al buco o comunque all’area danneggiata. Non abbiate paura a levigare in modo anche abbastanza esteso: è necessario andare a ridurre lo spessore in tutta l’area circostante perché é dove sarà possibile attaccare i fogli di fibra di vetro ed evitare che la superficie abbia spessori diversi.
Dopo aver levigato conviene pulire l’area con un po’ di acetone. Successivamente identificate i punti in cui il danno è maggiore (ovvero la superficie é meno spessa) e iniziate a tagliare il foglio di fibra di vetro sagomandolo per andare in primo luogo a coprire questi buchi. In questa fase è preferibile utilizzare fogli in fibra di vetro con una grammatura maggiore.
Una volta tagliati i pezzi di fibra di vetro, è possibile preparare la resina. Conviene prepararne piccoli quantitativi, poiché la resina si solidifica dopo circa 30 minuti e, se non applicata, diventa inutilizzabile. Perciò, in un piccolo barattolo mescolare la resina con il relativo catalizzatore.
Dopo aver mescolato per bene la resina è necessario stenderla sulla superficie danneggiata. Aggiungiamo quindi un pezzo di foglio di fibra di vetro e su questo foglio andiamo a stendere nuovamente la nostra resina in modo tale che sia completamente imbevuto.
Continuiamo questa operazione aggiungendo sempre più fogli di fibra di vetro, con una estensione sempre maggiore e con una grammatura sempre più fine. Al termine di questa operazione dovremmo aver ottenuto una superficie abbastanza omogenea e senza grosse differenze di spessore. Procedete sempre creando piccoli quantitativi di resina, aspettando che si cristallizzi, per poi procedere con una nuova stesura.
Quando avete dato i diversi strati e la resina é completamente solidificata, è possibile dare una leggera carteggiata con la carta vetrata. A questo punto create piccoli quantitativi di stucco epossidico e lo andare a stendere al fine di rendere la superficie ulteriormente omogenea. Successivamente potete carteggiare nuovamente per fare in modo che la superficie sia omogenea.
È giunto quindi il momento di dare anche una mano di gelcoat, che può essere dato a spruzzo, o anche tramite un pennello o un rullo. Si consiglia di acquistare il gelcoat già paraffinato o comunque di aggiungere della paraffina, al fine di evitare che il gelcoat resti colloso una volta cristallizzato. Il gelcoat può essere steso abbondantemente sulla superficie: tramite della carta vetro con una grana via via più fine andremo a rendere la superficie completamente liscia.