Tra due unità che navigano sulle stesse mure, ha precedenza quella che si trova sottovento*.
Se due unità navigano su mure diverse (una a dritta e l’altra a sinistra), ha la precedenza chi prende il vento a dritta*.
Se due unità navigano a vela su rotte opposte, quella che ha il vento sulla sinistra deve lasciare libera la rotta all’altra*.
Se un’unità con il vento sulla sinistra vede un’altra unità a vela sopravento e non può stabilire con sicurezza se questa abbia il vento sulla sinistra o sulla dritta, deve manovrare in modo da lasciare libera la rotta*.
Navigando di bolina stretta, si può ridurre temporaneamente la velocità stingendo il vento oltre l’angolo di bordeggio*.
Poggiando da bolina stretta a bolina larga la barca accelera*.
Per ridurre lo sbandamento, si smagriscono le vele, cazzando il cunnincham e il tesabase della
randa, la drizza del genoa e si arretra il punto di scotta del genoa (o genova)*.
Per ridurre lo sbandamento sotto raffica si muove il carrello (trasto) della randa sottovento o, in
assenza del carrello, si lasca la scotta*.
La ritenuta del boma è quella manovra che si può utilizzare per evitare la strambata nelle andature di granlasco e giardinetto*.
In caso di aumento del vento, riducendo la randa si diminuisce la tendenza orziera dell’unità*.
Quando si comincia a pensare se sia il caso di ridurre la vela a causa dell’eccessivo sbandamento è probabilmente il momento di farlo*.
È certamente opportuno ridurre la vela se la barca ha stabilmente la falchetta in acqua*.
La strambata è il rischio più grande che si corre navigando alle andature portanti (gran lasco, poppa, o giardinetto)*.
La strambata è l’abbattuta involontaria e incontrollata*.
Lascare la randa agevola la poggiata*.
Arrivato a quesito 240 da fare
Glossario: Flush deck
di norma non è possibile entrare in un porto navigando a vela*.