Runabout

Un runabout è un motoscafo di lunghezza compresa tra i 6 e i 10 metri e con una portata compresa tra le quattro e le otto persone.

I runabout sono utilizzati per diporto, per la pesca, per lo sci nautico, o come tender di yacht di dimensioni più grandi.

All’interno della categoria dei runabout possiamo distinguere:

  • Bow rider
  • Center console
  • Cuddy boat
  • Walkaround

Riva Rudy

Il Rudy è un motoscafo in vetroresina di 5,90 metri prodotto dai Cantieri Navali Riva negli anni ‘70.

Il disegno deriva dal motoscafo in legno Riva Junior.

In pieno stile Riva, il cruscotto si ispira alle automobili dell’epoca, con il timone che assomiglia ad un volante e la strumentazione raggruppata a destra dello stesso.

La portata è di 5 persone, che possono accomodarsi sul dica netto di guida, sul divanetto posteriore, oppure sul materassino ribaltabile che diventa un comodo prendisole.

Il motore originario è un entrobordo da 190 cavalli di potenza collocato al centro della barca e coperto da un cofano in vetroresina completamente asportabile.

La valutazione sul mercato dell’usato è tra i 25000 e i 35000 euro, a seconda delle condizioni.

Scheda tecnica:

  • Lunghezza: 5,90 m
  • Larghezza: 2,20 m
  • Pescaggio: 0,45 m
  • Dislocamento: 1.020 kg

Laser 2000 o 2000

Il 2000 (nato come Laser 2000) è una deriva a vela di 4,44 metri disegnata da Phil Morrison nel 1997 per il cantiere Laser Performance, e tuttora in produzione grazie al cantiere RS Sailing.

Si tratta di una barca adatta sia a chi approccia il mondo della vela per la prima volta, sia a velisti più esperti.

Il 2000 è dotato di un pozzetto autosvuotante. L’armo è costituito da una randa terzarolabile, un fiocco avvolgibile e un gennaker con un sistema di lancio a circuito chiuso.

Il trapezio è facoltativo e il suo utilizzo non è permesso nelle regate di classe. Il boma alto, e gli ampi gavoni sotto le panche permettono una navigazione confortevole per equipaggi anche di 4 persone.

Si tratta di una barca molto diffusa, costruita in oltre 2.200 esemplari.

Scheda tecnica:

  • Lunghezza: 4,44 m
  • Larghezza: 1,77 m
  • Progetto: Phil Morrison (1997)

Flying Star

Flying Star è una barca a vela da regata di 7,15 metri per soli 380 kg di dislocamento, terrazzata e munita di trapezio per 2 dei 3 membri dell’equipaggio. È stata costruita dal cantiere Phaselus SA.

Si tratta di un racer purissimo, che è stato in grado di vincere tantissime regate soprattutto nella sua area di attività, ovvero i laghi del Nord Italia e della Svizzera. Tra queste ricordiamo la Nastro Azzurro, la Bol d’Or e l’Interlaghi.

Scheda tecnica:

  • Lunghezza: 7,15 m
  • Larghezza: 2,43 m (terrazze escluse)
  • Pescaggio: 1,70 m
  • Dislocamento: 380 kg

Strale

Lo strale è una deriva doppia di 4,90 metri disegnata nel 1964 da Ettore Santarelli per i cantieri Bianchi & Cecchi e Galetti.

Scheda tecnica:

  • Lunghezza: 4,90 m
  • Larghezza: 1,57 m
  • Pescaggio: 1,11 / 0,45 m
  • Dislocamento: 93 kg
  • Superficie velica: 13,5 mq
  • Progetto: Ettore Santarelli (1964)

Bucero

Il Bucero è un cabinato in vetroresina di 6,60 metri disegnato da Angelo Zangrandi per il cantiere Plastivela.

Questo 22 piedi è caratterizzato da una zavorra di 430 kg, che la rende una barca stabile. In navigazione si presenta come una barca veloce, soprattutto di bolina.

Sottocoperta trovano spazio quattro letti: una cabina doppia a prua e due panche laterali. Inoltre è presente una cucina estraibile e un tavolo, che può essere usati per i pasti o per il carteggio. L’illuminazione è garantita da ampi oblò e l’altezza in cabina è di 1,50 m.

La qualità costruttiva del Bucero è molto buona, come del resto di tutte le barche prodotte da Plastivela. Quindi è buona anche la tenuta del valore sul mercato dell’usato, che si attesta tra i 3000 e i 5000 euro, a seconda delle condizioni, per una barca che dovrebbe attestarsi tra le valutazioni del Plastivela Tucano e quelle del Plastivela Gura.

Scheda tecnica:

  • Lunghezza: 6,60 m
  • Larghezza: 2,20 m
  • Pescaggio: 1,20 m
  • Dislocamento: 1050 kg
  • Superficie velica: 21,20 mq
  • Progetto: Angelo Zangrandi

Kudu

Il Kudu è un cabinato a vela disegnato nel 1976 da Angelo Zangrandi per il cantiere Plastivela.

La spiccata vocazione crocieristica emerge soprattutto nello sviluppo degli interni, che sono molto ben studiati e ottimizzati. A prua si trova una cabina doppia a V, preceduta dal WC marino e da un armadio. Il tavolo e divano nel quadrato possono essere trasformati in un letto doppio. La cucina scompare sotto il pozzetto quando non viene utilizzata grazie a delle rotaie.

Scheda tecnica:

  • Lunghezza: 7,60 m
  • Larghezza: 2,80 m
  • Pescaggio: 1,45 m
  • Dislocamento: 1800 kg
  • Superficie velica: 35 mq
  • Progetto: Angelo Zangrandi (1976)

Gura

Il Gura è un cabinato a vela di 7,30 metri disegnato negli anni ‘80 da Angelo Zangrandi per il cantiere Plastivela.

Costruito in vetroresina, il Gura è armato a sloop con albero poggiato in coperta e vela di prua a 7/8. Il pozzetto è ampio, con due gavoni sotto le panche e un terzo ampio gavone a poppavia del timone.

In navigazione si presenta come una barca veloce soprattutto alle andature portanti e al traverso. Di bolina e con poco vento conviene tenere il peso a bordo sempre abbastanza appruato, in modo da sollevare la poppa dall’acqua e ridurre la superficie dello scafo a contatto con l’acqua.

Sotto coperta l’altezza in cabina è di 1,70 metri, e trovano spazio una cuccetta a V doppia a prua, e due panche laterali, per un totale di 4 posti letto. Inoltre, è presente il WC marino (la cui porta permette la separazione dal resto della cabina) e una piccola cucina, il cui piano si trasforma in un tavolo da carteggio o da pranzo a seconda delle necessità.

Come motorizzazione è previsto o un motore fuoribordo o un entrobordo ci 6 cavalli di potenza.

La tenuta del valore sul mercato dell’usato è molto buona, e il suo valore si attesta intorno ai 10000 euro, che possono salire o scendere in base alle condizioni di conservazione.

Scheda tecnica:

  • Lunghezza: 7,30 m
  • Larghezza: 2,60 m
  • Pescaggio: 1,25 m
  • Dislocamento: 1200 kg
  • Superficie velica: 27 mq
  • Progetto: Angelo Zangrandi

Cristina

Cristina è un cabinato a vela disegnato da Ettore Santarelli, costruito negli anni 70 dal cantiere Plastivela.

È una barca che si contraddistingue per le linee filanti dello scafo in vetroresina. È dotata di un ampio pozzetto e l’armo è a sloop.

È dotata si motore fuoribordo che trova alloggiamento su una piastra ancorata allo specchio di poppa.

In navigazione ha buone prestazioni, soprattutto di bolina.

Gli interni presentano una cuccetta doppia a prua, due panche laterali, una cucina a scomparsa e il wc marino.

Nel 1975 venne introdotta la versione da regata “Super Racing”, con una maggiore velatura e strallerai di prua.

Scheda tecnica:

  • Lunghezza: 7,30 m
  • Larghezza: 2,30 m
  • Pescaggio: 1,20 m
  • Dislocamento: 1100 kg
  • Superficie velica: 27,3 mq
  • Progetto: Ettore Santarelli

Plastivela

Plastivela è un cantiere nautico di Fiesco (Cremona) attivo negli anni 70 e 80.

Da un punto di vista cantieristico è considerato l’erede del cantiere Alpa per via delle maestranze che si sono spostate in Plastivela quando Alpa ha cessato la sua produzione.

Le barche di Plastivela nascono dalle matite da Ettore Santarelli, Angelo Zangrandi e Bruce Farr.

Le barche del cantiere si contraddistinguono per la loro solidità, che ha permesso una straordinaria tenuta del valore dell’usato.

I principali modelli costruiti dal cantiere sono:

  • Tucano
  • Cristina
  • Gura
  • Kudu
  • Bucero
  • Mousse
  • Mousse 99
  • Farr 740 Sport