Laser 2000 o 2000

Il 2000 (nato come Laser 2000) è una deriva a vela di 4,44 metri disegnata da Phil Morrison nel 1997 per il cantiere Laser Performance, e tuttora in produzione grazie al cantiere RS Sailing.

Si tratta di una barca adatta sia a chi approccia il mondo della vela per la prima volta, sia a velisti più esperti.

Il 2000 è dotato di un pozzetto autosvuotante. L’armo è costituito da una randa terzarolabile, un fiocco avvolgibile e un gennaker con un sistema di lancio a circuito chiuso.

Il trapezio è facoltativo e il suo utilizzo non è permesso nelle regate di classe. Il boma alto, e gli ampi gavoni sotto le panche permettono una navigazione confortevole per equipaggi anche di 4 persone.

Si tratta di una barca molto diffusa, costruita in oltre 2.200 esemplari.

Scheda tecnica:

  • Lunghezza: 4,44 m
  • Larghezza: 1,77 m
  • Progetto: Phil Morrison (1997)

Flying Star

Flying Star è una barca a vela da regata di 7,15 metri per soli 380 kg di dislocamento, terrazzata e munita di trapezio per 2 dei 3 membri dell’equipaggio. È stata costruita dal cantiere Phaselus SA.

Si tratta di un racer purissimo, che è stato in grado di vincere tantissime regate soprattutto nella sua area di attività, ovvero i laghi del Nord Italia e della Svizzera. Tra queste ricordiamo la Nastro Azzurro, la Bol d’Or e l’Interlaghi.

Scheda tecnica:

  • Lunghezza: 7,15 m
  • Larghezza: 2,43 m (terrazze escluse)
  • Pescaggio: 1,70 m
  • Dislocamento: 380 kg

Strale

Lo strale è una deriva doppia di 4,90 metri disegnata nel 1964 da Ettore Santarelli per i cantieri Bianchi & Cecchi e Galetti.

Scheda tecnica:

  • Lunghezza: 4,90 m
  • Larghezza: 1,57 m
  • Pescaggio: 1,11 / 0,45 m
  • Dislocamento: 93 kg
  • Superficie velica: 13,5 mq
  • Progetto: Ettore Santarelli (1964)

Bucero

Il Bucero è un cabinato in vetroresina di 6,60 metri disegnato da Angelo Zangrandi per il cantiere Plastivela.

Questo 22 piedi è caratterizzato da una zavorra di 430 kg, che la rende una barca stabile. In navigazione si presenta come una barca veloce, soprattutto di bolina.

Sottocoperta trovano spazio quattro letti: una cabina doppia a prua e due panche laterali. Inoltre è presente una cucina estraibile e un tavolo, che può essere usati per i pasti o per il carteggio. L’illuminazione è garantita da ampi oblò e l’altezza in cabina è di 1,50 m.

La qualità costruttiva del Bucero è molto buona, come del resto di tutte le barche prodotte da Plastivela. Quindi è buona anche la tenuta del valore sul mercato dell’usato, che si attesta tra i 3000 e i 5000 euro, a seconda delle condizioni, per una barca che dovrebbe attestarsi tra le valutazioni del Plastivela Tucano e quelle del Plastivela Gura.

Scheda tecnica:

  • Lunghezza: 6,60 m
  • Larghezza: 2,20 m
  • Pescaggio: 1,20 m
  • Dislocamento: 1050 kg
  • Superficie velica: 21,20 mq
  • Progetto: Angelo Zangrandi

Kudu

Il Kudu è un cabinato a vela disegnato nel 1976 da Angelo Zangrandi per il cantiere Plastivela.

La spiccata vocazione crocieristica emerge soprattutto nello sviluppo degli interni, che sono molto ben studiati e ottimizzati. A prua si trova una cabina doppia a V, preceduta dal WC marino e da un armadio. Il tavolo e divano nel quadrato possono essere trasformati in un letto doppio. La cucina scompare sotto il pozzetto quando non viene utilizzata grazie a delle rotaie.

Scheda tecnica:

  • Lunghezza: 7,60 m
  • Larghezza: 2,80 m
  • Pescaggio: 1,45 m
  • Dislocamento: 1800 kg
  • Superficie velica: 35 mq
  • Progetto: Angelo Zangrandi (1976)

Gura

Il Gura è un cabinato a vela di 7,30 metri disegnato negli anni ‘80 da Angelo Zangrandi per il cantiere Plastivela.

Costruito in vetroresina, il Gura è armato a sloop con albero poggiato in coperta e vela di prua a 7/8. Il pozzetto è ampio, con due gavoni sotto le panche e un terzo ampio gavone a poppavia del timone.

In navigazione si presenta come una barca veloce soprattutto alle andature portanti e al traverso. Di bolina e con poco vento conviene tenere il peso a bordo sempre abbastanza appruato, in modo da sollevare la poppa dall’acqua e ridurre la superficie dello scafo a contatto con l’acqua.

Sotto coperta l’altezza in cabina è di 1,70 metri, e trovano spazio una cuccetta a V doppia a prua, e due panche laterali, per un totale di 4 posti letto. Inoltre, è presente il WC marino (la cui porta permette la separazione dal resto della cabina) e una piccola cucina, il cui piano si trasforma in un tavolo da carteggio o da pranzo a seconda delle necessità.

Come motorizzazione è previsto o un motore fuoribordo o un entrobordo ci 6 cavalli di potenza.

La tenuta del valore sul mercato dell’usato è molto buona, e il suo valore si attesta intorno ai 10000 euro, che possono salire o scendere in base alle condizioni di conservazione.

Scheda tecnica:

  • Lunghezza: 7,30 m
  • Larghezza: 2,60 m
  • Pescaggio: 1,25 m
  • Dislocamento: 1200 kg
  • Superficie velica: 27 mq
  • Progetto: Angelo Zangrandi

Cristina

Cristina è un cabinato a vela disegnato da Ettore Santarelli, costruito negli anni 70 dal cantiere Plastivela.

È una barca che si contraddistingue per le linee filanti dello scafo in vetroresina. È dotata di un ampio pozzetto e l’armo è a sloop.

È dotata si motore fuoribordo che trova alloggiamento su una piastra ancorata allo specchio di poppa.

In navigazione ha buone prestazioni, soprattutto di bolina.

Gli interni presentano una cuccetta doppia a prua, due panche laterali, una cucina a scomparsa e il wc marino.

Nel 1975 venne introdotta la versione da regata “Super Racing”, con una maggiore velatura e strallerai di prua.

Scheda tecnica:

  • Lunghezza: 7,30 m
  • Larghezza: 2,30 m
  • Pescaggio: 1,20 m
  • Dislocamento: 1100 kg
  • Superficie velica: 27,3 mq
  • Progetto: Ettore Santarelli

Farr 740 Sport

Il Farr 740 Sport è un cabinato a vela disegnato da Bruce Farr negli anni ‘80 e costruito in Italia dal cantiere Plastivela. Può essere considerato l’erede del Gura costruito dallo stesso cantiere.

Si tratta di una barca con un ampio pozzetto e con un rapporto dislocamento / superficie velica che ne avvantaggiano le prestazioni veliche rispetto ad altre barche della stessa lunghezza, rendendola adatta a regate di circolo e a piccole crociere anche quando il vento scarseggia.

Con vento sostenuto può diventare complessa da gestire da un equipaggio poco esperto e si rende necessario ridurre la velatura.

È particolarmente veloce al lasco sotto spinnaker, andatura alla quale può planare con facilità e regalare emozioni ed adrenalina a chi è a bordo.

All’interno trovano spazio una cuccetta doppia a prua e due panche ai lati. La tuga rialzabile permette di recuperare spazio in altezza e rende la barca più abitabile.

Del Farr 740 Sport esistono diverse versioni: con motore entrobordo o fuoribordo, e con chiglia fissa o rialzabile.

Scheda tecnica:

  • Lunghezza: 7,40 m
  • Larghezza: 2,50 m
  • Pescaggio: 1,70 m
  • Dislocamento: 1200 kg
  • Superficie velica: 33,40 mq
  • Progetto: Bruce Farr

First 18 o Seascape 18

Il First 18 è un monotipo a vela di 5,55 metri disegnato nel 2010 da Samuel Manuard e costruito e commercializzato, fino al 2018, dal cantiere sloveno Seascape (con il nome di Seascape 18), e, successivamente, dal cantiere francese Beneteau (con il nome di First 18 SE).

Il Seascape 18 ha vinto il premio “European Yacht of the Year” nel 2010, e il premio “Best Recreational Boat” all’interno della competizione “Boat of the Year – Sailing Boat” nel 2016 e il premio “Best Sailing Boat” sempre nel 2016, a certificazione di un progetto sicuramente innovativo.

Il First 18 si presenta come una barca facile e divertente da condurre per un equipaggio di tre persone. È dotata di avvolgifiocco, retriever per il gennaker e randa square top (non è presente lo strallò di poppa): combina così semplicità con la possibilità di regalare grandi emozioni a chi la conduce. Il doppio timone garantisce precisione in manovra, anche in planata.

L’albero in carbonio ne facilita l’armo. La deriva completamente retrattile permette di avvicinarsi alle spiagge, e di varare la barca anche da uno scivolo. Dislocamento ridotto e basso baricentro ne facilitano il trasporto sul carrello.

Sottocoperta è presente una cuccetta a V a prua che può ospitare due persone in campeggio nautico.

La community di proprietari organizza manifestazioni ed è attiva soprattutto in Francia, Belgio e Slovenia.

Scheda tecnica:

  • Lunghezza: 5,55 metri
  • Larghezza: 2,38 metri
  • Pescaggio: 1,5 / 0,18 metri
  • Dislocamento: 500 kg
  • Progetto: Samuel Manuard

Beneteau Figaro 1

Il Figaro o First Class Challenge è un monotipo di poco più di 9 metri disegnato da Jean Marie Finot e Jean Berret per il cantiere francese Beneteau.

Questa barca ha guadagnato notorietà grazie alla regata oceanica in solitario “La Solitaire Du Figaro”, essendo il monotipo adottato per la competizione. Al primo progetto -Figaro 1- sono poi seguiti il Figaro 2 e il Figaro 3.

Esistono diverse versioni di armi del Figaro 1, in particolare con albero maggiorato e volanti strutturali, oppure con albero ridotto e senza volanti (sviluppato appunto per La Solitaire). Inoltre, la barca può essere dotata o meno di ballast a seconda della versione di Figaro 1 costruita.

In navigazione a vela è una barca sicura e relativamente facile anche in condizioni di vento forte e mare formato. Soffre in condizioni di poco vento.

Il motore entrobordo sottodimensionato e gli interni molto spartani confermano la vocazione prettamente corsaiola per cui è stata concepita.

Scheda tecnica:

  • Lunghezza: 9,14 m
  • Larghezza: 3,25 m
  • Dislocamento: 2400 kg
  • Progetto: Finot-Berret (1990)